
30 anni esatti, nato a Vignola ma residente a Piumazzo da sempre, Antony Vincenti si definisce a pieno titolo “il primo tifoso” delle Basketball Sisters, di cui è stato allenatore, collaboratore, ma soprattutto amico. “Amico di fiducia”, un’altra definizione che ripete spesso descrivendo il legame che lo lega ai protagonisti della Società, qualcosa che va oltre a qualsiasi altra cosa. Ah, dimenticavamo, è anche sponsor con l’azienda di famiglia Vincenti s.r.l., che si occupa di costruzione e ristrutturazione edilizia, ma fortunatamente riesce a gestire al meglio gli incastri tra il lavoro e le sue passioni.
Quando è nata la passione per le Basketball Sisters? “Praticamente nel momento stesso in cui sono nate le Sisters. Facevo da vice allenatore nella maschile alla Scuola Basket Samoggia, e quando Ciccio (Luca Palmieri, ndr) fece nascere la sezione femminile impiegò un attimo a coinvolgermi. Quando dalla Serie C la squadra è stata promossa in Serie B, ero il terzo allenatore, con Cristina Roffi come Capo Allenatrice e Lalla (Laura Reggiani, ndr) in campo da giocatrice”.
Cosa ti ha portato dalla panchina agli spalti? “Il lavoro, che (fortunatamente, sia chiaro) mi assorbiva sempre più tempo. Ho deciso di smettere di allenare nel 2021, ma praticamente nello stesso momento ho iniziato a fare da sponsor, per poter dare un contributo a questo progetto in cui ho sempre creduto. Sono sempre rimasto presente, anche soltanto per fare il tavolo alle partite quando mi chiamavano, e oggi ci sono sempre, ad ogni partita e ad ogni occasione in cui si può stare insieme”.
Non è certo un modo di dire, nel tuo caso. “Sabato sera sarò a Rimini a fare il tifo e non vedo l’ora che arrivi il Pranzo di Natale di domenica. Mi considero il primo fan della Prima Squadra, quando la scorsa primavera abbiamo giocato la Finale per la Promozione sono andato a Salerno per stare insieme alla squadra, da amico e tifoso. Con Robby (Roberto Bortolani, ndr) e Ciccio c’è un rapporto di amicizia e fiducia, che spero possa continuare a lungo. Con alcune giocatrici sono il primo tifoso ed un amico. È il coinvolgimento che conta, fare lo sponsor è un modo per essere vicino”.
Sentirsi parte del gruppo, è questa la parte più bella. “Quello delle Basketball Sisters è un ambiente genuino, fatto di persone che credono profondamente in quello che fanno e hanno una passione reale, lottano, ti trasportano e danno tutte quante il massimo. Sento la loro bontà, la loro fiducia e la loro passione. Fare parte di questo ambiente e sentirmi coinvolto mi dà tantissimo, se dovessi consigliare ad uno sponsor di entrare in questo progetto, sono queste le cose che gli direi, di credere in quest’ambiente unico, fatto di persone capaci, perbene e che ci tengono tantissimo”.
Nascono legami fondamentali, che vanno oltre al basket. “È così, poi come sempre con alcune persone si diventa più amici. Quando l’anno scorso è arrivata Zey, parlava praticamente solo inglese, che io mastico a fatica, ma appena l’ho vista in campo mi è piaciuta moltissimo come giocatrice. Quando a fine festa di presentazione ci siamo messi a fare una gara di tiro da tre insieme ad Amina e a lei, faceva sempre canestro e da lì mi è venuta la mania di urlare ‘Kooraaal!’ ogni volta che segna da tre, cosa che continuo a fare ad ogni partita. Sono molto amico anche di Amina e Mello che considero ragazze leali, vere e con grande carattere, per non parlare di Luca (Cavani, ndr) con cui abbiamo giocato insieme fin da piccoli e siamo amici da una vita, e della Lalla che ho allenato e che ha allenato insieme a me, e che da quando l’ho conosciuta l’ho sempre considerata come una seconda sorella oltre che amica. Sono persone con cui mi piace stare, sto bene con loro, sono il loro primo tifoso e amico”.
E ogni volta che arriva un’occasione per festeggiare insieme… “Ecco, lì non sono proprio timido! Pranzi, lotterie, ogni volta che si sta in festa mi viene spontaneo lasciarmi andare, farmi sentire, sono con le persone di cui sono amico e con cui sto bene! Non vedo l’ora che arrivi il pranzo di Natale di domenica, l’anno scorso alla lotteria ho vinto le felpe di Catta e Zey, caso ha voluto! Mi piace far parte di tutto questo, mi viene tutto molto spontaneamente. I miei non mi hanno mai visto in questa veste, potrei stupirli! Mi hanno seguito quando giocavo e poi quando ho iniziato ad allenare, ma la passione per le Sisters è mia. E va oltre ai risultati o alla maglia, quest’anno ogni volta che si può ci vediamo anche con Giulia Grandini, Greta Bernardini, Sofia Tartarini e Lucia Venturi e quando abbiamo giocato contro poi siamo andati a cena insieme”.
Da sponsor, stai dando un messaggio molto bello sul valore dello sport. “Per me fare sport è qualcosa di fondamentale, quando ho smesso di allenare ho sentito il bisogno di continuare comunque a praticare sport e mi sono iscritto a tennis, seguendo Lalla che si era iscritta l’anno prima. Sono competitivo, mi piace viaggiare per andare a confrontarmi con altri tennisti, è un lato bellissimo dello sport. Partecipo a tornei di tennis in provincia di Modena e Bologna e sono andato da spettatore a vedere tornei importanti come le Atp Finals a Torino e il Master 1000 di Montecarlo, è una passione nata praticandola”.
Lavoro, famiglia e sport, insomma… “Sì, esatto. Per fortuna nel mio lavoro riesco a gestirmi e a organizzare gli appuntamenti in modo da ricavare il tempo per coltivare le mie passioni. Quella per le Sisters, per il tennis e per seguire i miei due nipoti, figli di mia sorella maggiore Teresa: accompagno sempre a basket Francesco, che ha 8 anni, e a ginnastica artistica Alice, che ne ha 6 e ogni volta che sto con loro mi si riempie il cuore”.
#GoSisters!